L’11 aprile, a conclusione del convegno di presentazione del Progetto Magon, presso le Cantine Planeta in contrada Ulmo si è tenuto una tavola rotonda di grande interesse culturale e archeologico. Alla presenza di numerosi studiosi ed esperti del settore, sia vinicolo che archeologico, si è tenuta una visita guidata presso l’antico Palmento scoperto nel 1983 dal personale del Demanio forestale durante lavori di bonifica, presso il Bosco della Risinata. A guidare il gruppo l’archeologo del progetto Magon Ferdinando Lentini che si è occupato del rilievo del sito in collaborazione con Enzo Cucchiara della Soprintendenza di Agrigento. Il Palmento è una particolare struttura destinata alla pigiatura dell’uva, ricavata all’interno di un masso di calcare grigio-rosato del Miocene. Purtroppo, sono andati perduti i dati paleobotanici per cui la datazione della struttura può essere determinata dai frammenti di pithos presenti in loco che possono essere messi in relazione ai pithos provenienti da Monte Adranone con ingobbio arancio, e che risalgono al IV sec. a.C, sul terrazzo in cui sorge il palmento è intervenuto il Prof. Attilio Scienza su “La funzione dei palmenti nell’ambito dei processi di produzione del vino nell’antichità”. Il dibattito è ripreso nella sala riunione delle Cantine Planeta, a moderare la tavola rotonda la dott.ssa Caterina Greco Soprintendente di Agrigento: dopo il saluto di benvenuto di Planeta sono intervenuti Giovanni Leto Barone direttore del Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa, l’archeologo tunisino Mounir Fantar, che ha parlato ai presenti del Calcatorium di Kerkouane, Mario Indelicato dell’IBAM CNR di Catania ha portato i saluti del Prof. D. Malfitana ed ha relazionato su un caso di archeologia sperimentale su una vigna romana impiantato in un terreno che sorge alle pendici dell’Etna, a seguire gli interventi della Prof.ssa Gloria Olcese, discutendo su “Palmenti e anfore vinarie in Italia centro-meridionale; un progetto in corso”. E’ intervenuto, altresì, il Dott. Giuseppe Di Miceli , Direttore UST Agrigento a cui compete la gestione dell’area demaniale del Parco della Risinanta ove ricade il palmento. Tutti i presenti hanno potuto vivere un viaggio tra miti e antichi mestieri, quello degli agronomi del passato che rivivono con le loro esperienze fino ad oggi in un percorso che coniuga il fascino di un mondo che non si vuole e non si deve dimenticare e che ci ha lasciato testimonianze di grande suggestione visiva all’interno di un contesto naturalistico di grande valore quale quello del Palmento.
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